10 libri per chi soffre di intolleranze alimentari + 1

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Per chi è affetto da intolleranze è importante stare attenti a cosa si mangia, ma perché privarsi del piacere che il buon cibo può dare? Sarebbe davvero un peccato dover rinunciare agli infiniti e gustosi sapori della buona cucina, e per fortuna oggi tanti sono i libri e i ricettari che offrono ricette facili e veloci per chi è intollerante ad alcuni alimenti, libri da cui è possibile prendere spunto per preparare pranzi, spuntini e cene deliziose sostituendo gli alimenti da evitare con alternative altrettanto valide.

Per questo motivo abbiamo selezionato una rosa di 10 libri che offrono una marcia in più quando ci si deve sbizzarrire con il menu di una cena, un evento particolare o un compleanno ed è necessario soddisfare non solo i gusti, ma anche le esigenze alimentari di tutti gli invitati. 10 tra i migliori libri per chi soffre di intolleranze alimentar più una chicca da non perdere!

1. Free cucinare senza glutine, latte, uova, zucchero

Questo ricettario offre agli utenti tante idee per una cucina ricca di gusto ma attenta alla salute e salvaguardia degli intolleranti, è una vera e propria guida per chi deve evitare determinati alimenti ma è alla ricerca di nuove e semplici ricette.

70 modi per creare gustosi piatti senza glutine, zucchero, uova o latte e tanti consigli per imparare a sostituire gli ingredienti più tradizionali nei pasti quotidiani.

2. Free: Dolci senza glutine, latticini, uova, zucchero

Rinunciare ai dolci è qualcosa che nessuno dovrebbe fare! Questo manuale illustra come è possibile non farlo grazie a tante ricette deliziose con un occhio di riguardo per chi ha intolleranze, sostituendo i classici ingredienti e utilizzando sapori naturali, sani e semplici nella vita di tutti i giorni.

Il libro è a cura di Rossella Venezia, autrice del blog “Vaniglia, storie di cucina” e di Gabila Gerardi, foodblogger molto apprezzata in grado di mescolare sempre sapori nuovi.

3. Ricette ricche di calcio senza latte e derivati. Per fare il pieno di questo prezioso nutriente.

Il calcio è vitale per la salute delle nostre ossa e dell’organismo, ma spesso si pensa che sia necessario consumare latte e latticini per assicurarsi il giusto apporto. In realtà i latticini non sono indispensabili e in questo libro di Géraldine Olivo e Myriam Gauthier-Moreaudi c’è tutto ciò che dobbiamo sapere per sostituirli.

Tramite 50 ricette vegetariane gli autori ci dimostrano quanti siano gli alimenti non caseari contenenti sufficienti quantità di calcio.
Inoltre nel volume sono presenti istruzioni per sostituire latte e derivati con bevande vegetali e consigli nutrizionali per aumentare l’assunzione del calcio.

4. Ricette senza latte

Questo libro espone tante ricette senza proteine del latte per gli intolleranti, sostituendole con alimenti ricchi di calcio e numerosi prodotti alternativi come la margarina vegetale, il latte vegetale, yogurt di soia, oli, tofu ecc.
Le ricette sia salate che dolci sono semplici e complete, in grado di apportare tutti i nutrienti necessari all’organismo.

5. Ricette senza glutine

Questo volume è dedicato ai celiaci e mette in evidenza come sia possibile avere un’alimentazione altrettanto ricca utilizzando ciò che si può mangiare. Le ricette sono tutte prive di glutine e vanno dalla colazione alla cena comprendendo sia dolce che salato.

Riso, miglio, quinoa, grano saraceno, mais ecc. sono solo alcuni degli ingredienti che vengono utilizzati in sostituzione a quelli tradizionali nella preparazione di ricette facili e per tutti i palati.

6. Valentina gluten free

La storia di questo libro è la storia di una ragazza celiaca che ha combattuto con se stessa per non odiare l’intolleranza, finendo per amarla.
È la prova che la celiachia non è una condanna, ma solamente una condizione che si può combattere con creatività e risolutezza.

Valentina non vede la celiachia come un ostacolo, ma come un’opportunità. Grazie a questo libro ha trasmesso tutto il suo amore e la sua determinazione con i suoi racconti di vita vera, illustrando ricette originali e gluten free per tutti i gusti.
Molti utenti hanno descritto il libro non solo come un ricettario, ma come un vero e proprio manuale di accettazione della malattia.

7. Formaggi vegan

Essere vegani o intolleranti al lattosio non significa più dover rinunciare al gusto dei formaggi.

Unendo ingredienti biologici ad un po’ di creatività, con la guida di questo manuale potrete preparare a casa prodotti come mozzarelle, feta, formaggio spalmabile ecc. prendendo spunto da 26 ricette deliziose ed originali tutte a tema formaggi.

8. Dolci tentazioni. Con varianti senza glutine, latticini o vegane

50 gustosissime ricette di pasticceria, un’infinita scelta di dolci senza glutine e senza latticini create appositamente per intolleranti.

In questo volume ci sono creazioni di pasticceria per tutti i gusti con frutta e verdura, fibre e nutrienti necessari all’organismo utilizzando ingredienti sempre freschi e biologici.

9. Dolci senza zucchero. Da un pasticciere di fama mondiale, 50 deliziose ricette senza zucchero aggiunto e senza dolcificanti.

Anne-Sophie Lévy-Chambon ha deciso di dire completamente addio allo zucchero, ma senza rinunciare per nulla al mondo alla golosità.

Per trovare un compromesso ha sfidato il grande pasticciere Philippe Conticini a preparare 50 ricette con zero zucchero aggiunto.
Tramite un lavoro approfondito su gusto e condimenti, Conticini è riuscito a creare dolci gustosi senza zucchero e dolcificanti, per tutti i golosi.

10. Pasticceria vegana

Se si è appassionati di dolci e pasticceria, questo libro illustra 50 ricette indispensabili e da avere sempre a portata di mano per la preparazione di tutti i dolci più gustosi come muffin, pancakes, brownies, strudel, cheescake e crostate tutti rigorosamente vegani, semplici e deliziosi.

11. Desserts gourmands sans oeufs ni lait

Questo volume in lingua francese è colmo di ricette di desserts facili da realizzare e soprattutto cruelty free.

Le ricette sono semplici, brevi e chiare e non rinunciano mai al gusto dei piatti più buoni grazie alla sostituzione degli ingredienti da evitare per gli intolleranti con ingredienti altrettanto validi.


Che cos’è l’intollerenza alimentare?

Per intolleranza alimentare si intende un disturbo che determina una reazione avversa al cibo da parte del nostro corpo, più precisamente l’incapacità dell’organismo di assimilare alcune sostanze alimentari senza generare sintomi e disturbi. Nelle persone affette da intolleranze alimentari, spesso l’organismo ha serie difficoltà durante la digestione e metabolizzazione di determinati alimenti.

La causa principale che scatena le intolleranze alimentari sembrerebbe essere deputata agli enzimi responsabili della digestione. Si tratta di proteine il cui compito è scomporre gli alimenti una volta mangiati, permettendo così al nostro corpo di assorbirne le varie proprietà. Esse sono essenziali durante la digestione, ma in alcuni soggetti gli enzimi incontrano difficoltà nello scomporre ed assimilare sostanze come il lattosio, il glucosio ecc. E’ questa inefficienza enzimatica a causare poi l’accumulo dell’alimento che, una volta superata la soglia di tolleranza da parte dell’organismo, causerà la comparsa, appunto, di un’intolleranza alimentare che si manifesterà tramite alcuni sintomi.

I livelli di accumulo che scatenano reazioni sintomatologiche variano molto in base ai soggetti ed è per questo che ci sono persone che, seppur intolleranti, riescono tranquillamente ad assimilare una piccola dose dell’alimento senza manifestare disturbi. Allo stesso modo, ci sono altrettanti soggetti che non possono ingerire neanche una minima quantità della sostanza senza presentare sintomi, lievi o marcati che siano.

Le intolleranze alimentari sono nella maggior parte dei casi probabilmente dovute a fattori genetici, ma possono esserci anche ragioni da ricondurre a malattie o diete poco varie, in cui si predilige l’assunzione di un determinato alimento troppo spesso causando così nell’organismo uno sforzo digestivo eccessivo a causa dell’elevatà quantità ingerita

Le intolleranze alimentari più diffuse

Tra le intolleranze più diffuse, al primo posto troviamo indubbiamente quella al lattosio, scatenata dall’incapacità dell’organismo di digerirlo a causa di un difetto dell’enzima lattasi all’interno dell’intestino. Negli ultimi anni si è diffusa molto anche quella al glutine (che tuttavia è altra cosa rispetto alla celiachia) e, a seguire, l’intolleranza al nichel, alle uova ecc.
Se si ha il sospetto di un’intolleranza, la prima cosa da fare è rivolgersi ad un medico specialista che possa consigliare test diagnostici specifici, così da effettuare una diagnosi accurata ed escludere la presenza di altre patologie. L’intolleranza è un disturbo che compare gradualmente ed il sospetto di esserne affetti dovrebbe nascere dal momento in cui i sintomi non si presentano solamente una volta, ma iniziano a comparire più frequentemente in associazione ad un determinato alimento.

Spesso la diagnosi di un’effettiva intolleranza non è immediata, per cui il medico potrebbe consigliare di procedere con una dieta ad esclusione, basata sulla totale eliminazione dell’alimento sospetto per vedere se i sintomi scompaiono. Se ciò avviene, allora la causa sarà da attribuire a quella sostanza, la quale verrà reintrodotta gradualmente nella dieta fino al raggiungimento di dosi normali per vedere se i sintomi si ripresentano. Nel caso in cui essi ricompaiano, allora si può diagnosticare un’effettiva intolleranza alimentare che determinerà l’eliminazione dalla dieta, parziale o totale, dell’alimento che l’ha causata.

È importante inoltre non confondere le intolleranze con le allergie alimentari.
Le reazioni allergiche , a differenza delle intolleranze, coinvolgono il sistema immunitario e si manifestano immediatamente con l’assunzione o contatto con l’alimento o sostanza in esso contenuta. Possono colpire vari organi come ad esempio la pelle, o diversi apparati (respiratorio, gastrointestinale) scatenando reazioni più o meno gravi. Chi è affetto da allergia non può far altro che evitare completamente l’assunzione o anche solamente il contatto col cibo che la causa, onde evitare una reazione immunitaria. Le allergie alimentari riguardano principalmente i crostacei, la frutta fresca e secca, le uova, il grano ecc.

Intolleranza al lattosio

Come già accennato, l’intolleranza al lattosio è la più diffusa ed è causata dalla scarsa efficienza digestiva dell’enzima lattasi prodotto dalle cellule collocate sulla superficie dell’intestino tenue.
Prima di essere assimilato dall’organismo il lattosio, come qualsiasi altra sostanza alimentare, deve essere necessariamente separato in galattosio e glucosio e, perché questo avvenga, è necessario che l’enzima lattasi funzioni correttamente assicurando la digestione del lattosio.
Se ciò non avviene, la mancata assimilazione provocherà un processo di fermentazione della sostanza all’interno dell’intestino.

Questo meccanismo è alla base dell’intolleranza al lattosio, anche se non è detto che la scarsa produzione di lattasi da parte dell’enzima causi necessariamente l’insofferenza dell’organismo.
I sintomi dipendono sostanzialmente dalla dose: maggiore sarà la quantità di lattosio assunta, più i sintomi faranno la loro comparsa o saranno intensi.
La sintomatologia più comune prevede la comparsa di dolore addominale, crampi e gonfiore, flatulenza, diarrea frequente o stipsi.
Gli alimenti da evitare sono generalmente i latticini, i prodotto caseari come formaggi, mozzarelle, burro ma anche panna, gelati, dolci contenenti lattosio, cioccolato e ovviamente il latte.
Oggi questi alimenti sono facilmente sostituibili con prodotti fatti appositamente senza lattosio e reperibile nella maggior parte dei supermercati. Inoltre nella dieta si possono inserire alimenti di origine vegetale come il latte di soia, di mandorla o di riso in sostituzione del latte vaccino.

Intolleranza al glutine e celiachia

Come accennato sopra l’intolleranza al glutine è ben diversa rispetto alla più nota celiachia. Sebbene i sintomi siano spesso simili nel caso della celiachia è presente una risposta immunitaria del nostro organismo. Motivo per cui la celiachia, diversamente dall’intolleranza, è diagnosticabile grazie a degli esami di laboratorio. I disturbi più comuni sono gonfiore, problemi digestivi, flatulenza, stanchezza e affaticamento, vertigini, emicrania, sbalzi d’umore, squilibri ormonali e dolori articolari.

La celiachia comporta insofferenza durante la digestione del glutine, la proteina contenuta nel grano, la cui assunzione provoca seri danni al rivestimento intestinale riducendo la sua capacità di assorbire i più importanti nutrienti alimentari (carboidrati, proteine, vitamine). La disfunzione intestinale causata dalla celiachia è permanente e, a differenza dell’intolleranza al lattosio, non dipende dall’assunzione eccessiva di un alimento bensì dalla genetica e costringe chi ne è affetto ad una determinata dieta che dura tutta la vita.

La diagnosi tempestiva dell’intolleranza è quindi molto importante onde evitare che i sintomi si aggravino ulteriormente.

Gli alimenti da evitare sono tutti quelli che contengono frumento e farina ma anche dolci, torte, biscotti, pasta, gnocchi, molte tipologie di alcolici, cibi impanati, ecc. La lista di tutto ciò che va evitato purtroppo è lunga, per cui è importante leggere ogni volta le etichette degli alimenti o informarsi su come sono stati preparati per accertarsi che non contengano glutine.

Esistono comunque altrettante alternative che permettono ai celiaci di avere un’alimentazione quasi del tutto completa e che sostituiscono tranquillamente ciò che non possono mangiare.
Ad esempio, il riso, quinoa, il miglio e il grano saraceno non recano alcun danno ai celiaci e possono tranquillamente essere ingeriti.

Altre intolleranze alimentari

Oltre a lattosio e glutine, ci sono molte altre tipologie di insofferenze verso determinati alimenti specifici.
L’intolleranza alle uova è meno diffusa ma chi ne è affetto presenta comunque disturbi analoghi come dolori addominali, vomito e diarrea, difficoltà nel digerire etc.
L’intolleranza ai lieviti non è molto comune, tantomeno riconosciuta ufficialmente dalla scienza, ma sono numerose le persone che hanno difficoltà nel digerire prodotti contenenti i lieviti. Con lieviti ci si riferisce ai microorganismi, detti funghi, che fermentano all’interno di determinati alimenti come pane e prodotti da forno, formaggi, vino ecc.
I sintomi generalmente sono spossatezza, candidosi, gonfiore, ritenzione idrica, diarrea o stipsi, dolori alle ossa e articolazioni, mal di testa.

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